È solo uno dei tanti detti sulla modestia. |
Diverso è l'umile che si lascia caricare fino a crollare sotto il peso, ma non dice mai di no, è disponibile fino al suo schiacciamento.
Anche se un pò irriverente, l'esempio dell'asino e del mulo calzano bene, il mulo, quando superi il suo peso di carico sopportabile comincia a scalciare e scuotersi il carico di dosso, l'asino crolla sotto il peso senza mai scalciare. [suggerimento di mio genero].
Un'altra immagine che mi viene in mente e che fa capire che cos'è la modestia, è descrivendo il suo opposto, ed è la mongolfiera: si gonfia, si innalza al di sopra degli altri, guarda dall'alto in basso, vede gli altri piccoli insignificanti e inferiori, la mongolfiera ti da dei brividi, ti senti in alto addirittura voli, ma ahimè è solo un pallone gonfiato:
"Non fate nulla per rivalità o vanagloria, ma, con umiltà, considerate gli altri superiori a voi" Filippini 2:3
Il modesto me lo vedo mentre: coi piedi per terra, piegato a L, guarda in basso, semina, pianta, innaffia, cura il giardino, e aspetta con pazienza la crescita della pianta è felice di quello che fa e di quello che è.
Non è modesto il gatto che si crede un leone.
È molto meglio sentirsi solo gatto. |
Non è modestia ne umiltà l'eliminazione di un malvagio o di una frangia malvagia di un popolo, solo perché vuoi togliere l'ostacolo che hai davanti e che non sopporti più e ti fa danno. Non è neppure modestia pensare che le tue regole sono le migliori, devi riconoscere che ne esistono anche altre, regole che sono diverse dalle tue e sono le migliori per loro.
IL vanaglorioso che è l'opposto del modesto non riconosce che le regole della giustizia appartengono solo a Dio:
"Perché, non conoscendo la giustizia di Dio e cercando di stabilire la propria, non si sono sottoposti alla giustizia di Dio" Romani 10:3
Colui che impone la propria giustizia agli altri non è modesto.
È modesto colui che si affida al giudice per eccellenza:
"Giudicami, o Dio, difendi la mia causa contro una nazione sleale. Liberami dall’uomo falso e ingiusto." Salmo 43:1
Nella sua preveggenza Dio fu modesto non intervenendo direttamente a togliere il marcio, ma permettendo che il malvagio togliesse di mezzo un altro malvagio. Utilizzò il generale Ciro per eliminare il re babilonese Assuero, permise ai romani di spazzare via gli scribi e i farisei, questo metodo lo previde alcune volte, in alternativa usò le calamità naturali come siccità (al tempo di Elia), inondazioni (al tempo di Noè), terremoti (al tempo di Cora nel deserto), meteoriti (al tempo di Sodoma) ecc. calamità che previde e puntualmente preavvisò gli interessati.
La modestia non l'ha insegnata Totò, quando 50 anni fa interpretando i suoi film con le truffe più originali, a sua insaputa modificò il DNA di molti suoi concittadini, facendo credere loro che sono più intelligenti degli altri quando con una truffa ingegnosa riescono a manipolare l'ingenuità del turista fiducioso. Dopo 50 anni l'umile napoletano istruito, ha compreso che è molto meglio dare al turista anziché depredarlo. Hanno capito che il golfo è della giusta grandezza con le sue isole e i suoi monti e i suoi scavi, hanno compreso che il loro habitat è super bello e grandioso e capiente e che, ora che lo curano a dovere porta a Napoli e dintorni un fiume di soldi. Il turista apprezzato e riverito, mediante un buon servizio è soddisfatto e trasmette la sua gioia ad altri con il passa parola. Da uno contento, ne arrivano poi due, poi dieci e un fiume di denaro arriva. Il modesto napoletano riconosce il filone d'oro e che la ricchezza oggi giorno, la porta il turista. Di conseguenza utilizza questo surplus di denaro per abbellire, ristrutturare, ripulire, igienizare, abbassare ulteriormente i prezzi, ottenendo il boom del business, lasciando tutti felici è contenti. Napoli ha voltato pagina, ha detto no alle truffe e si a un'accoglienza calorosa e sicura per i turisti. Totò fu un simpaticissimo attore ci fece ridere ma il suo genio non è da imitare.
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