Quando si lavora per il bene, si prova gioia. |
GEOVA DIO NON VUOLE SCHIAVI MA ADORATORI VOLONTARILa libertà è conoscere il pensiero di Dio, su ciò che è bene o male e fotocopiarlo nel nostro io usandolo poi come metro nell'agire.
Cominciamo dalle piccole cose vere.
-Le contribuzioni ricevute a favore di coloro che hanno subito un disastro, distribuite senza assottigliarle prima, è una cosa amorevole, giusta, necessaria e ti libera dall'indifferenza.
-Nel terrestre regno di Dio, non ci priveremo delle tecnologie che ci solleveranno dalle fatiche e non scenderemo giù in cascata nella foresta di Tarzan a vivere la vita di solo natura, ma tutti i mezzi tecnologici utili, saranno utilizzati liberamente da persone che imparano a costruirli e capirli, aumentando la propria libertà di tempo libero.
Avremo la libertà di scegliersi un luogo in cui abitare, tipo:
-Dormire in un posto così silenzioso, che sentiremo il ticchettio dell'orologio meccanico, posizionato in un'altra stanza, che nel silenzio rimbomba come una campana.
-Dove le gocce di pioggia, quando cadono sulle tegole del tetto, ci liberano la mente da pensieri noiosi e ci fanno sentire il suono del pianoforte come se qualcuno picchiettasse i tasti qua e là.
-Viviamo nel tempo in cui la generazione degli arrivisti sta raggiungendo il capolinea, ma sopraggiunge a passo svelto la generazione delle applicazioni, che né sforna liberalmente così tante, simile al gettito della paglia che esce dalla bocca della mietitrebbia. Quando le applicazioni che si perdono sono intelligenti sono opportunità mancate. Nella storia delle invenzioni sono di più quelle dimenticate che quelle utilizzate, il loro successo deriva dalla garanzia di un nome che dia valore alla scoperta.
-Se raggiungerai l'età che per stare ritto in piedi hai bisogno di due punti di appoggio, perché su una gamba sola cadresti per terra, significa che la tua libertà di movimento si è ridotta di molto, divenendo schiavo della stampella, la buona salute ti toglie la schiavitù della terza gamba.
-Se ritieni che solo la tua idea sia valida e azzittisci quella degli altri, stai limitando la libertà di espressione individuale. La tua vanità sarà simile a quel servo, che quando il principe scese dal cavallo per camminare per terra, ci è salito lui in groppa, assumendo pure il comando parlando a nome del Principe. L'abuso di autorità, restringe la libertà del principe, venendo trattato come servo. Come disse il saggio:
Ho visto servitori andare a cavallo e principi andare a piedi come servitori." Proverbi 10:7
Tu cosa sei? Il servitore sul cavallo, oppure il principe a terra che serve?
Ora viene il meglio, passiamo alle cose più solide, vediamo se riesco a spiegarmi:
-Cosa ne pensate di un Dio che oltre a chiedere di non fare il male, vi chiede di fare il bene e farne di più di quello che voi siete disposti a fare, qualora non lo faceste, vi punisce con la morte?
-Oppure che ne pensate di un Dio che oltre a chiedere di non fare il male, vi suggerisce di fare il bene secondo il vostro libero arbitrio?
Non vi sembra che esista una differenza enorme tra le due richieste; la prima è una dittatura, condanni il prossimo che non fa quello che pensi tu di ciò che è bene, la seconda è un'amorevole suggerimento a tutto tondo per il vostro bene: vi pare?
-Se riflettete sullo status quo dell'umanità: vi farete convinti che la maggioranza degli umani immagina un Dio che punisce.
È vero che Adamo fu punito, ma, non perché dava pochi nomi agli animali, (in altre parole perché non stava facendo del suo meglio, lavorando poco), ma perché fece ciò che Dio considerava male.
"La donna rispose al serpente: “I frutti degli alberi del giardino li possiamo mangiare. Ma riguardo all’albero che è in mezzo al giardino Dio ha detto: ‘Non dovete mangiarne il frutto, no, non dovete toccarlo, altrimenti morirete’ Genesi 3:2
La donna Eva col suo libero arbitrio decise di fare ciò che Dio aveva decretato essere il male, poi la seguì Adamo, entrambi cominciarono a invecchiare all'istante per poi morire.
Persero entrambi la libertà divenendo peccatori, da quel momento in poi la loro coscienza si attivò per discernere ciò che era bene da ciò che era male dal loro punto di vista, persero la perfezione e cominciarono a deperire e alla loro discendenza trasmisero la morte.
Dio nella sua bontà venne in soccorso alla discendenza:
"Questo è ciò che dice Geova, il tuo Redentore, il Santo d’Israele: “Io, Geova, sono il tuo Dio, colui che ti insegna per il tuo bene, colui che ti guida lungo la via in cui devi camminare." Isaia 48:17
Semplificando: Disubbidire ai comandi di Dio facendo una cosa che Lui considera male, è peccato, mentre ubbidire ai suoi suggerimenti di fare cose che Lui considera buone, è soggettivo, ne ricevi un premio nella misura in cui ti impegni col tuo libero arbitrio a farlo, ma non ti punisce se scegli di non fare abbastanza di ciò che ti suggerisce.
Sintetizzando: Fare ciò che Dio considera male è peccato, viceversa fare ciò che Dio considera bene ci premia in proporzione al nostro impegno, il 'quanto' lo decidiamo col nostro libero arbitrio.
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