SANREMO
Mi sono fatto convito che Sanremo è un'isola siciliana, piantata nella terraferma ligure, sotto la ventosa di un lungo tentacolo, gestito e diretto dall'uomo dell'onore. Con tanti soldi, dopo il teatro Ariston ha occupato la bella cittadina sanremese ed ora pure il mare di fronte col mega Hotel galleggiante di oltre due mila passeggeri. I promotori manifestano in modo apparente felicità esagerata. Ambiente dove volano e si accoppiano i gabbiani opportunisti che lasciano i loro strascichi visibili solo in autunno con la nascita del loro cuculo, dove le cose funzionano bene perché dietro ci sono tanti soldi e i convincimenti.
Anche Sanremo si è modificata, ha cacciato via i corvi in livree nere, coloro che apparivano col broncio, facce lunghe, tristi, impauriti e attapirati, che si esponevano nei primi decenni del festival e ora sono spariti.
Dal 2020 gli spettatori sono così soddisfatti dei cambiamenti di Sanremo che non hanno più bisogno delle poltrone, tanto sono sempre tutti in piedi a fare la ola per omaggiare gli ospiti, volano solo più colombe bianche, non più come canzone, ma con la moda dei vestiti svolazzanti di poche piume.
Ma le cose semplici e profonde funzionano bene solo se c'è l'amore vero, l'emozione e la poesia che trasmettono le canzoni dei giovani debuttanti che sono simili al canto degli uccellini del territorio che già a febbraio cantano felici, protetti e nascosti tra le fronde dei pini marittimi sempre verdi del versante sud del declivio di Sanremo.
Cantano mentre fanno la doccia negli aghi di pino e pensare che, neppure sanno cos'è il denaro.
Alle voci canterine si aggiunge l'euforia dei giocatori che con le puntate alla roulette gonfieranno le casse del teatro Ariston di Sanremo. Meglio un giocatore cauto e improvvisato di quello precipitoso e accanito.
Anche Sanremo ha operato come una famiglia che il conduttore Ama è riuscito a unificare per una settimana e Gianni ha fatto da accomodante pulitore del vandalismo, cauto ed esperto a tutto tondo.
L’armonia è unificante come lo è il canto; tranne il canto del gallo del cortile in senso simbolico:
" Allora lui cominciò a invocare la maledizione su di sé e a giurare: “Non conosco quell’uomo!” In quell’istante un gallo cantò." Matteo 26:74
Sanremo è Sanremo un intreccio di esordienti canterini, canzoni e puntate alla roulette con un pizzico di Sicilia e tanti soldi.
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